La Paella è il piatto nazionale di Valencia e uno dei più conosciuti della cultura culinaria spagnola. Deve il suo nome alla padella utilizzata per cucinarla, che in catalano si chiama paella. Nacque come piatto dei poveri che cucinavano le lumache con il riso e le verdure degli orti. Al contrario di quello che pensano in molti, la Paella Valenciana non contiene pesce.
Come curiosità vi dirò che Paella è la seconda parola che mi dicono quando "scoprono" che sono spagnola. La prima è Hola, la seconda Sangria.
Per 8 persone
750 g di riso del tipo Calasparra
250 g di fagioli bianchi secchi
500 g di altri fagioli freschi
1 pollo di circa 1,5 kg
1 coniglio pulito
4 cucchiai di olio d'oliva
24 lumache pulite
1 kg di fagiolini
250 g di pomodori pelati tagliati a cubetti
2 spicchi d'aglio tritati finemente
2 g di zafferano in polvere
sale e pepe
Mettete a bagno per una notte i fagioli bianchi, scolateli il giorno dopo. Lavate il pollo e il coniglio, asciugateli e tagliateli in pezzi piccoli. Condite con sale e pepe.
Scaldate l'olio d'oliva in una padella per paella, rosolate il pollo e il coniglio a fuoco medio su tutti i lati, poi aggiungete le lumache e fatte andare ancora per un po'. Togliete della padella la carne e le lumache e mettete da parte.
Mettete i fagiolini, i pomodori e l'aglio nell'olio e rosolateli. Aggiungete i fagioli bianchi, versate 2 1/2 litri d'acqua. Lasciate cuocere per 10 minuti.
Unite il riso e il zafferano e mescolate bene. Cuocete per 10 minuti a fuoco alto, poi aggiungete la carne e le lumache e continuate la cottura per altri 10 minuti a fuoco basso finché l'acqua non è evaporata. Cuocete ancora 2 minuti finché si forma una leggera crosticina (socarrat)
I segreti della Paella sono tre:
- Il tipo di riso Calasparra è un riso di chicco rotondo e piccolo molto resistente alla cottura.
- Il fuoco. L'ideale sarebbe utilizzare un fuoco a legna. Io utilizzo un spargi-fiamma.
- La pacienza. Non mescolate il riso quando è al fuoco. Se vedete che non è cotto e manca acqua aggiungete un bicchiere di acqua calda. Ma, sopratutto, non mescolatelo
Le Tapas hanno la loro origine nel Sud assolato della Spagna, dove si mangia volentieri all'aperto e si beve abitualmente un bicchiere di Jerez, il cui profumo intenso attira gli insetti. Ecco perché si è presa l'abitudine di coprire (tapar) il bicchiere con un piattino a mo' di tappo (tapa) in cui si ponevano bocconcini sfiziosissimi.
venerdì 30 luglio 2010
Paella Valenciana (a petizione popolare)
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Las Tapas
Le Tapas hanno la loro origine nel Sud assolato della Spagna, dove si mangia volentieri all'aperto e si beve abitualmente un bicchiere di Jerez, il cui profumo intenso attira gli insetti. Ecco perché si è presa l'abitudine di coprire (tapar) il bicchiere con un piattino a mo' di tappo (tapa) in cui si ponevano bocconcini sfiziosissimi.
Si dice che tale usanza sia stata introdotta da un cameriere di Re Alfonso X Il Saggio che “tappò” il bicchiere di vino del Re con una fetta di Jamon per evitare che la sabbia del mare di Cadice, sollevata da una folata di vento, lo intorbidisse
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